Non è l’imprudenza, ma l’assoluta vitale indifferenza dell’asfodelo
a farlo crescere nel mezzo della strada.
Io m’inquieto, lui no.
Passeggiando sulle colline di fronte a Cagliari ho trovato all’improvviso quest’asfodelo in mezzo a una strada battuta da sporadiche automobili.
Mi ha colpito subito la precarietà della sua posizione, e l’ammirazione si è mescolata all’ansia per questo meraviglioso fiore che , da un momento all’altro poteva essere distrutto dal passaggio di un’automobile. Ricordo perfettamente il ragionamento, l’attenzione posta nell’inquadratura e nell’esposizione per fissare la mia inquietudine, tuttavia mi sfuggiva qualcosa. Qualcosa che ha fatto restare nel cassetto questa immagine per lungo tempo.
Ho ripescato questa immagine a distanza di oltre tre anni:
avevo commesso un errore di lettura: quella che vedevo era una scena trionfale, non una scena drammatica. L’asfodelo nel fiorire aveva pienamente compiuto il suo ruolo e il futuro passaggio di un’automobile, avrebbe in caso valorizzato il suo lavoro portando inaspettatamente lontano i suoi semi.